(DOWNLOAD) "Viaggio E Esilio in Dino Campana: Per Un'ermeneutica Della Sua Opera (Critical Essay)" by Annali d'Italianistica ~ Book PDF Kindle ePub Free
eBook details
- Title: Viaggio E Esilio in Dino Campana: Per Un'ermeneutica Della Sua Opera (Critical Essay)
- Author : Annali d'Italianistica
- Release Date : January 01, 2002
- Genre: Language Arts & Disciplines,Books,Professional & Technical,Education,
- Pages : * pages
- Size : 218 KB
Description
At the beginning of the 20th century, Dino Campana (1885-1932) becomes a profoundly suffering prototype of the 20th-century notion of exile as alienation and estrangement. In "Viaggio e esilio in Dino Campana: per un'ermeneutica della sua opera," Assumpta Camps analyzes Campana's multifaceted "esilio interiore," whose causes may be found not only in the poet's mental and psychological instability but also in what Mario Luzi calls the modern poet's "deposizione dal trono" and existential disenchantment. In Dino Campana--Assumpta Camps points out--the poet's inner condition is transformed into the image of a voyage, viewed as a flight from his inner exile, and yet also a symbol of his inner restlessness, always looking for, but never finding, a locus of spiritual purification and peace. Se, insieme a Mario Luzi, riteniamo che l'elegia moderna presente nelle esperienze poetiche novecentesche si nutre principalmente della felicita negata per la "deposizione dal trono" sperimentata dal poeta moderno e dal suo disinganno, vera origine della "geremiade" novecentesca che porta il poeta a dichiarare la propria estraneita e a imputare al mondo la sua assurdita e inumanita, Dino Campana e indubbiamente un referente fondamentale dell'istituto poetico italiano novecentesco negli anni anteriori alla II Guerra Mondiale. In Campana questo sentimento di sradicamento, di emarginazione nei confronti del corpo sociale, vera origine del suo esilio interiore, avra in piu una dimensione nettamente biografica, risultato della sua instabilita mentale e dei problemi psicologici che determinano non solo i suoi vari soggiorni in centri psichiatrici da giovane, ma la sua finale reclusione nell'Ospedale psichiatrico di Castel Pulci nel 1918. Cio nonostante, nell'insieme della sua opera questo indubbio elemento biografico verra particolarmente tematizzato sub specie letteraria, convergendo intorno al motivo fondamentale del viaggio, di lunga tradizione letteraria. Viaggio come fuga, come via per scappare al sentimento di esilio interiore del poeta. Viaggio motivato dalla sua stessa irrequietudine, dal suo ricorrente spaesamento e nomadismo essenziale. Viaggio, in fine, anche come purificazione e ricerca di un Ideale intravisto sempre altrove: come nostalgia di una purezza forse solo possibile ormai nelle origini.